Linee guida
LINEE GUIDA PER LA PREPARAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
OBIETTIVI E SIGNIFICATO
La preparazione della tesi di laurea è unimportante opportunità attraverso cui lo studente può esprimere le proprie capacità di autonomia e le proprie attitudini analitiche e critiche. Inoltre, permette di apprendere e sperimentare abilità metodologiche a carattere scientifico nellambito di un tema inerente alla propria professione.
STRUTTURA DELLA TESI
La tesi deve risultare composta da:
1) FRONTESPIZIO
È lelemento identificativo di ogni tesi. Deve contenere i seguenti elementi: listituzione nella quale si laurea il candidato, il corso di laurea di appartenenza, il titolo della tesi, il nome dei candidati, il/i nome/i dei relatori, lanno accademico (allegato A: fax simile)
2) INDICE
In questa sezione viene riportata la struttura della tesi, indicando anche eventuali capitoli e sottocapitoli dellIntroduzione e dei Materiali e Metodi.
Possono seguire indici particolari come lindice delle Tavole o lIndice delle Figure.
Simboli, abbreviazioni e acronimi citati nel testo vanno riportati per esteso dopo lindice.
3) INTRODUZIONE
Descrive le motivazioni che hanno condotto ad interessarsi al tema, le circostanze da cui ha avuto origine il lavoro.
Nellambito di questo capitolo lo studente esporrà lo stato dellarte dellargomento che andrà a trattare nella sua ricerca. Deve esprimere chiaramente le conoscenze finora acquisite su quellargomento, corredate dal maggior numero di fonti consultate. Lintroduzione non dovrà essere però una citazione a pioggia di tutto ciò che concerne largomento trattato, ma dovrà contenere il background dello studio che verrà illustrato.
Dallintroduzione deve emergere lo SCOPO DELLO STUDIO, nel quale dovrà essere chiaramente identificato il motivo/i che hanno spinta il gruppo di ricerca ad occuparsi dellargomento specifico oggetto della tesi proposta.
Lo scopo della tesi è introdurre un argomento nuovo che deve emergere chiaramente nellintroduzione (ipotesi sperimentale), ed è importante anche definire in questo punto lipotesi attese.
4) MATERIALI E METODI
In questa sezione viene spiegato il metodo seguito per studiare il problema, eventuali riflessioni, considerazioni e giustificazioni inerenti allo studio e quali strumenti ha utilizzato per farlo.
Generalmente in questa sezione viene descritta in particolare la popolazione, come è avvenuta la scelta del campione dello studio, il disegno della ricerca con la raccolta dei dati e gli strumenti utilizzati per la ricerca. In questa sezione devono essere riportati quegli elementi che possono mettere in grado il lettore di ripetere lo studio.
5) RISULTATI
In questa sezione si trovano le risposte alle domande poste nellintroduzione.
I risultati devono essere espressi in modo esteso per permettere a chi legge di comprendere il percorso fatto e di trarre le proprie conclusioni in modo indipendente.
Vengono riportati i test statistici utilizzati, i valori degli setti e la significatività.
Grafici e tabelle devono essere chiari ed esplicativi e non devono essere una ripetizione sotto forma grafica di quanto enunciato nello scritto.
6) DISCUSSIONE
Nelle discussione vengono interpretati i rusultati traducendo i dati statistici numerici in concetti teorici e pratici. In questa fase possono essere riportati anche i limiti dello studio; in questa sezione possono essere inserite le implicazioni dello studio e i suggerimenti dellautore per applicare i risultati nella pratica.
7) CONCLUSIONI
Richiamano in modo sintetico i risultati e gli elementi di discussione e riportano il discorso sul tema dellipotesi sperimentale così come era espressa nello scopo della tesi che si voleva sostenere.
8) BIBLIOGRAFIA
Nella bibliografia bisogna riportare solo quella letteratura alla quale nellarticolo è evidente un riferimento diretto o studi ritenuti fondamentali, rilevanti per approfondire largomento trattato; è importante citare le fonti primarie piuttosto che le fonti secondarie che citano il lavoro originale, non riportare articoli o documenti che non siano stati presi in visione.
Sono tre le categorie di stili principali per scrivere una bibliografia:
1) sistema Harvard
Lautore e la data di pubblicazione sono citati nel corpo del testo. Ad esempio:
The author has discussed the implications of these proposals on the National Health Service in another paper (Loft, 1991). Other writers have commented on related issues, notably Lane (1992, 1994) and Lewis (1995).
Il titolo della rivista e gli altri dati devono essere citati in ordine alfabetico per il primo autore nel modo seguente:
Annas, G.J. (1997) Reefer madness-the federal response to California's medical-marijuana law. N Engl J Med, 337, 435-9.
Grinspoon, L. and Bakalar, J.B. (1993) Marijuana:the forbidden medicine. New Haven: Yale University Press.
2) sistema Vancouver
Il Vancouver System si differenzia dallHarvard Style soprattutto perché:
sostituisce un numero progressivo al nome dellAutore citato nel corpo del testo;
le bibliografie sono elencate secondo lordine in cui sono citate.
Un testo preparato secondo il Vancouver Style potrà avere questo aspetto:
"The author has discussed the implications of these proposals on the National Health Service in another paper 1 . Other writers have commented on related issues, notably Pesce 2 ".
Le voci bibliografiche saranno citate in questa maniera:
(1) Annas GJ. Reefer madness-the federal response to California's medical-marijuana law. N Engl J Med 1997;337:435-9.
(2) Pesce A, Tovagliari D, Chezzi D, Schito GC. Low level resistence to fosfomycin trometamol in Italian uropathogens: results of a three year discentric study.
Presented at the 7th International Congress for Infectious Diseases, Hong Kong, 10-13 June 1996. Abstract 70.008, p.181.
Il Vancouver Style prevede:
- iniziali dei nomi degli autori senza punto,inserite dopo il cognome;
- abbreviazioni delle testate delle riviste, quando devono essere abbreviate, senza punto.
- titolo del volume o dell'articolo in tondo, mai in corsivo;
- iniziale maiuscola solo per la prima parola del titolo del lavoro;
numeri di pagina senza ripetizione delle centinaia o delle decine se queste non variano (ad esempio: 312-5 e non 312-315; 645-62 e non 645-662).
- la lista delle voci bibliografiche deve essere presentata nell'ordine in cui le singole voci
vengono citate nel testo, con numerazione araba, senza parentesi.
RACCOMANDAZIONI GENERALI
Si ricorda che luso integrale di parti di testi o di articoli di altri autori, può dar luogo al reatro di plagio perseguibile penalmente e con la conseguenza accademica di annullamento del lavoro conseguito.
È nei poteri della commissione di laurea non approvare la discussione di tesi che siano prive di originalità.