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Obiettivi formativi e percorso formativo

Il corso si pone l'obiettivo primario di formare logopedisti che abbiano conoscenze e competenze tecnico-pratiche e comportamentali adeguate allo svolgimento della migliore pratica professionale secondo quanto previsto dal profilo professionale e dal core curriculum del logopedista. Il Logopedista al termine del percorso formativo, dovrà acquisire conoscenze (sapere), competenze (saper fare) e capacità di relazione (saper essere) con particolare riferimento ai seguenti campi:

1- RESPONSABILITA' PROFESSIONALE

Questo ambito traduce l' assunzione di responsabilità del Professionista Logopedista in tutto l' agire professionale attraverso il raggiungimento delle seguenti competenze:

- mantenere una condotta professionale che, nel rispetto codice deontologico e della normativa vigente, tuteli la professione e la relativa immagine e mantenga la trasparenza dei rapporti interpersonali e degli ambiti di intervento;

- assumere un impegno costante rivolto al benessere della persona e della comunità;

- rispettare il cittadino e la comunità;

- rispettare la cultura e l'autonomia della persona mediante un approccio centrato sulla persona.

2- CURA E RIABILITAZIONE

Questo ambito si riferisce alle competenze che il laureato deve possedere alla fine del percorso formativo che gli permettano di:

- raccogliere, analizzare e interpretare dati significativi per i bisogni del paziente mediante l'utilizzo di strumenti standardizzati, colloqui e osservazioni;

- effettuare correttamente una valutazione funzionale formulando le elaborazioni necessarie alla stesura di un progetto terapeutico adeguato (abilitativo/riabilitativo; educativo/rieducativo);

- definire obiettivi ed ipotesi prognostiche tenendo conto sia dell'entità del danno che degli eventuali indici di recupero;

- pianificare e implementare l'intervento di cura e riabilitazione finalizzato a specifici outcome funzionali mediante un approccio basato sulla centralità della persona;

- realizzare l'intervento in modo sicuro ed efficace, effettuando verifiche periodiche e modificazioni al piano di trattamento in itinere;

- condividere il programma terapeutico con il paziente, altri soggetti e professionisti, stabilendo il cosiddetto "contratto terapeutico";

- valutare i risultati del piano di trattamento, verificando l'efficacia complessiva sulla base degli outcome e le risposte all'intervento registrandone le modificazioni e prevenendo ed affrontando le situazioni critiche;

- fornire consulenza tecnica specifica al paziente, ai familiari, ad altri professionisti o altri soggetti (enti).

3- EDUCAZIONE TERAPEUTICA

E' l'attività sanitaria tesa a sviluppare nella persona e nei gruppi, consapevolezza e responsabilità. Rappresenta una parte integrante della presa in carico e si realizza attraverso interventi di educazione terapeutica, stabilendo una relazione di aiuto atta a sostenere la persona assistita e la famiglia e aiutando la persona a sviluppare abilità di autocura e recupero funzionale.

4- PREVENZIONE

Il logopedista dovrà essere in grado di effettuare attività di prevenzione nei confronti dei singoli e della collettività, in salute o con patologie fisiche e/o mentali. In particolare questo ambito rappresenta una parte integrante del programma terapeutico e vede il logopedista impegnato in attività volte all'individuazione ed al superamento di situazioni a rischio per il singolo e per la collettività, con azioni esplicate attraverso indagini, screening e follow up. Il logopedista dovrà promuovere anche le azioni necessarie al mantenimento della salute e al superamento della disabilità, e prevenire ulteriori aggravamenti della disabilità. Il logopedista dovrà essere in grado di individuare i bisogni di salute e di prevenzione della disabilità attraverso il riconoscimento di situazioni potenzialmente a rischio attraverso Screening mirati all'individuazione precoce dei disturbi del linguaggio e della comunicazione, dell'udito e delle funzioni orali in tutte le fasce d'età.


5- GESTIONE/MANAGEMENT

Comprende tutti gli strumenti gestionali (risorse, informazioni, aspetti economici) indispensabili per la corretta attuazione dell'agire quotidiano del Logopedista attraverso le seguenti azioni:

- agire secondo criteri di qualità usando appositi strumenti,

- gestire la privacy,

- gestire il rischio clinico,

- prendere decisioni dopo aver attuato un corretto processo di soluzione dei problemi. Il Logopedista deve:

- saper identificare la natura del problema, analizzare, scegliere e interpretare, individuare la risoluzione del problema ricorrendo ad eventuali collaborazioni;

- nella gestione del proprio lavoro saper riconoscere e rispettare ruoli e competenze, interagire e collaborare con equipe multi-professionali, utilizzare Linee Generali e protocolli per uniformare le modalità operative;

- nella gestione del rischio clinico, identificare e segnalare le difficoltà;

- saper utilizzare i sistemi informativi e informatici per analizzare i dati. In questo ambito si inquadrano tutte le procedure e gli strumenti che mettono in grado il logopedista di organizzare il proprio lavoro nel senso complessivo del termine.

6-FORMAZIONE/AUTOFORMAZIONE

E' il contesto nel quale il Logopedista si forma, sviluppa e consolida le proprie basi culturali, attraverso le seguenti competenze: effettuare programmi di formazione dopo aver eseguito adeguata autovalutazione; saper identificare gli obiettivi di apprendimento e formazione nel percorso formativo con coordinatore e tutor e saper valutare il raggiungimento degli obiettivi; assumere la responsabilità della propria formazione e sviluppo professionale.

7- COMUNICAZIONE E RELAZIONE

Rappresenta la dimensione primaria della vita sociale dell'uomo ed è attribuibile a pieno titolo come competenza indispensabile del professionista sanitario. Questo ambito definisce il substrato relazionale attraverso cui il Logopedista applicherà la propria pratica professionale nel contesto riabilitativo e in quello sociale ed istituzionale, attraverso competenze comunicative e di relazione con l'utente e la sua famiglia, con modalità di ascolto attivo e di gestione delle dinamiche relazionali. Interagendo anche con altri professionisti, coordinatori e tutor e con operatori di altre strutture.

PERCORSO FORMATIVO

Il corso si pone l'obiettivo di fare acquisire al laureato le conoscenze necessarie a costituire il proprio bagaglio culturale, scientifico e relazionale necessario per la piena competenza professionale e per comprendere, affrontare e gestire gli eventi patologici, che richiedono l'intervento riabilitativo e/o terapeutico di tipo logopedico.
Il corso è strutturato in semestri, durante i quali sono previste diverse tipologie di attività didattica: didattica d'aula, attività seminariali, attività tutoriali, laboratori ed esercitazioni, tirocinio clinico in ambito professionale e in ambiti funzionali alla formazione del Logopedista. Nella formulazione del progetto formativo la priorità è rappresentata dallo studio teorico/pratico delle Scienze della Logopedia e dal tirocinio professionalizzante. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che comprende anche l'acquisizione di competenze comportamentali e relazionali che vengono conseguite nel contesto lavorativo specifico, in modo da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le competenze necessarie all'esercizio della professione e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. In ciascun semestre sono previste attività teoriche, teorico pratiche e di tirocinio pratico. Infatti, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, particolare rilievo è riservato all’attività formativa pratica e di tirocinio clinico che avviene con la supervisione e la guida di tutori professionali (Guide di tirocinio) appositamente formati e assegnati, che sono individuati anche attraverso specifici accordi con le Aziende Sanitarie del territorio, nonché apposite convenzioni con Centri specializzati. Il tirocinio rappresenta l'attività che permette allo studente di acquisire un'adeguata competenza professionale e viene svolto con una progressione dall'osservazione e analisi delle situazioni e relazioni osservate ad una sempre maggiore assunzione di responsabilità e di autonomia professionale sempre sotto la supervisione di una guida di tirocinio e di un tutor d'area.

1 Anno

E' finalizzato a fornire le conoscenze di natura morfologico-funzionale, psicologico-relazionale, di fisiologia e neurofisiologia, di igiene e prevenzione. Sono inoltre fornite conoscenze di metodologia della ricerca e lingua straniera (Inglese), di metodologia generale della riabilitazione logopedica e di linguistica. La prima esperienza di tirocinio è finalizzata all'orientamento dello studente all’ambito professionale di riferimento, all'acquisizione di abilità relazione con gli utenti e di capacità di osservazione e analisi sia dell’adulto che dello sviluppo psico-motorio-comunicativo e linguistico del bambino nei primi anni di vita sia in contesto ecologico che riabilitativo.

2 Anno

E’ finalizzato a fornire conoscenze essenziali di patologia, genetica e farmacologia, elementi di primo soccorso e conoscenze relative alla disabilità conseguente a patologie in ambito audio-foniatrico, otorinolaringoiatrico e maxillo-facciale, psicologico, pediatrico, neurologico, neuropsicologico e psichiatrico. Sono inoltre fornite conoscenze specifiche relativamente alle metodologie e strumenti propri della Logopedia per acquisire competenze su come intervenire in riferimento ai diversi ambiti clinici. Il tirocinio è finalizzato a sperimentare, sotto supervisione di professionisti esperti, abilità intellettive, relazionali e tecniche proprie della professione in diversi ambiti clinici. E' inoltre finalizzato a individuare gli aspetti teorici che emergono nella pratica clinica, ricercando le migliori evidenze disponibili in letteratura per iniziare a confrontarsi con una comunità professionale di riferimento e per acquisire gradualmente la “migliore pratica possibile” in riferimento a contesto e risorse. Durante i percorsi di tirocinio in ambito clinico gli studenti apprendono le modalità di raccolta dati e valutazione del paziente, individuano i bisogni di salute in ordine di priorità e apprendono una metodologia di analisi basata sui segni che identificano la patologia, la loro ipotesi interpretativa, sapendo riconoscere i deficit e i compensi. Gli studenti sono anche sollecitati a riflettere sulle decisioni cliniche prese dalle guide al tirocinio, che rappresentano l'integrazione tra l'esperienza del logopedista e l'utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche disponibili, mediate dai desideri della persona in cura, dalle sue potenzialità e abilità e dagli elementi specifici del contesto.

3 Anno

Finalizzato all'approfondimento specialistico ma anche all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale, la capacità di lavorare in team e in contesti organizzativi complessi. Lo studente acquisisce competenze metodologiche di ricerca scientifica anche a supporto di elaborazione della tesi, nonché elementi di gestione e management utili allo sviluppo professionale nei contesti di lavoro. Vengono inoltre affrontati i contenuti relativi all’applicazione delle metodologie e strumenti propri della Logopedia in alcuni ambiti clinici ad elevata specializzazione. Aumenta la rilevanza assegnata all'esperienze di tirocinio e lo studente può sperimentare una graduale assunzione di autonomia e responsabilità con la supervisione di esperti nei vari settori specialistici (neurologia, foniatria, audiologia, neuropsichiatria infantile, neuropsicologia); lo studente acquisisce una metodologia di trattamento, basata sulla preparazione del setting, dalla predisposizione alla relazione, dalla realizzazione dell'esercizio e dalla restituzione del risultato al paziente stesso o al portatore di cura. Una quota dei crediti formativi destinati al tirocinio può essere maturata dallo studente in un ambito di propria scelta, compatibilmente con la disponibilità delle sedi formative ospitanti. Durante il tirocinio, particolare importanza viene attribuita al comportamento etico, a un atteggiamento riflessivo e di autovalutazione del proprio operato in relazione all’appropriatezza ed efficacia, nonché alla buona gestione delle relazioni con le persone in cura, i famigliari, gli operatori esperti e gli altri professionisti coinvolti nel progetto riabilitativo.
Al tirocinio viene assegnata una quota di CFU crescente dal primo al terzo anno.